Cronaca

Rogo nel campo rom di Casalnuovo: "Nessun pericolo per la salute"

Le centraline Arpac più vicine hanno rilevato un contenuto aumento degli agenti inquinanti nelle zone limitrofe. I nomadi denunciano: "Incendio doloso per motivi razziali"

La nube creata dal rogo (foto di N.Clemente)

"L’incendio del campo rom di ieri non ha provocato quell’inquinamento che si temeva". Così il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, a proposito del rogo che ieri si è verificato nel campo rom tra Casalnuovo, Afragola e Casoria, intorno alle ore 18.30.

IL VIDEO DELL'INCENDIO

Ad evitare che la nube creasse problemi, anche "il vento – prosegue Borrelli – che ha permesso di disperdere, senza conseguenze, le materie nocive liberate nell’aria”. A sostegno di questa tesi, “i dati Arpac relativi alle centraline più vicine al luogo dell’incendio, Pomigliano d’Arco, Casoria, Caivano, Acerra e Napoli, in via Argine e nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco", i quali, va ancora avanti il consigliere regionale "hanno evidenziato un aumento degli agenti inquinanti ma non in quantità tali da mettere a rischio la salute delle persone”.

Mancano ancora i dati nelle zone dell'incendio, con i Comuni di Casalnuovo e Afragola che in accordo hanno installato una centralina mobile per i rilevamenti.

Non sono ancora chiare le cause del rogo. I rom del campo raccontano che qualcuno è arrivato da fuori con l'intenzione di appiccare il fuoco per motivi razziali. “In ogni caso, l’incendio di ieri – spiega ancora Francesco Emilio Borrelli – dimostra l’inefficacia dell’esercito che, anche per le poche unità impegnate, si sta rivelando una misura del tutto inutile”.


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