Cronaca

(Golfo di Napoli) Base Navale Polizia Penitenziaria di Nisida

Il Ministero della Giustizia vuole chiudere la Base Navale della Polizia Penitenziaria di Nisida, una delle prime specializzazioni del Corpo.

Il Dipartimento dell' Amministrazione Penitenziaria, attraverso una nota mandata a tutte le sigle sindacali, informa di voler chiudere tutte le basi navali della Polizia Penitenziaria tranne quelle di Livorno e Venezia.

Il Segretario Genarale Aggiunto del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) affiliato UGL P.P. Gennaro Loffreda, a tal riguardo scrive a tutte le Autorità competenti sottolineando che il Servizio Navale, una delle prime specializzazioni del Corpo, costituisce un supporto operativo logistico alle strutture Penitenziarie esistenti sul territorio; in particolare la base navale di Nisida fu istituita a suo tempo proprio per dare supporto operativo e controllo costiero all'Istituto Minorile di Nisida e soprattutto per la presenza dei due grandi Istituti Penitenziari della Regione come la C.C. di Secondigliano e Napoli Poggioreale.

Il sindacalista afferma inoltre che la base navale di Nisida, oltre a rappresentare un presidio legalmente riconosciuto sul territorio, è inserita in un polo interforze (Comando Logistico Marina Militare - Sezione Velica Aereonautica Militare- Comando Guardia di Finanza) ed è, quindi, anche motivo di prestigio per la nostra Amministrazione Penitenziaria .

Attualmente - conclude Loffreda - la suddetta Base Navale del Corpo ha un costo annuale di poco superiore ai 20.000 euro, non credendo pertanto che un costo così irrisorio possa compromettere o influire sui bilanci dello Stato. Alla luce di quanto esposto, Il Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) affiliato UGL P.P. confida in una diversa disposizione e valutazione da parte di tutte le Autorità di competenza sulla annunciata chiusura del servizio navale, scongiurando che una decisione così drastica possa incidere negativamente sull' immagine del Corpo.