Cronaca

Asl Napoli 2 Nord, assistenza negata ai diabetici. Dello Iacovo (Federlab): "Dilettanti allo sbaraglio, intervenga De Luca"

La rivoluzione copernicana annunciata dal governatore De Luca si rivelerà un'effimera intenzione fino a quanto improvvisati commissari, veri dilettanti allo sbaraglio, denegheranno l'assistenza ai malati di diabete, rifiuteranno l'interlocuzione con i rappresentanti delle strutture sanitarie erogatrici delle prestazioni ed ignoreranno quanto previsto dalle sentenze del Tar.

NAPOLI. "La rivoluzione copernicana annunciata dal governatore De Luca si rivelerà un'effimera intenzione fino a quanto improvvisati commissari, veri dilettanti allo sbaraglio, denegheranno l'assistenza ai malati di diabete, rifiuteranno l'interlocuzione con i rappresentanti delle strutture sanitarie erogatrici delle prestazioni ed ignoreranno quanto previsto dalle sentenze del Tar". Lo dice, in una nota, la dottoressa Claudia Dello Iacovo, responsabile dei centri di diabetologia di FederLab Campania l'associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei centri polispecialistici privati. Questa mattina, infatti, insieme con altre associazioni e ad una vasta rappresentanza di malati di diabete, FederLab ha organizzato un presidio di protesta davanti alla sede dell’Asl Napoli 2 Nord, nel quartiere Monteruscello a Pozzuoli (Na), per dire no allo stop imposto dai vertici Asl ai contratti di servizio di diagnosi e cura con le strutture private. Stop che ha significato, di fatto, la fine dell’assistenza sanitaria per almeno ventimila malati costretti, ora, a rivolgersi ai distretti pubblici dove ci sono liste di attesa lunghissime.

"Quel che è più grave ed odioso - spiega Dello Iacovo - è stata la sprezzante risposta che il commissario ha dato ad una paziente diabetica allorquando quest'ultima ha contestato i tempi di attesa: 'si rivolga a sue spese ai centri privati', si è sentita dire la signora. Ebbene, non si può dire questo ad una malata che campa con 517 euro al mese. E che a fronte di ciò, si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia".

"Quali siano gli interessi da tutelare - ribadisce ancora la responsabile di Federlab- ed i costi da sostenere per addossare alla insufficiente rete a gestione pubblica la cura di migliaia di diabetici, non è dato sapere. Eppure vi sarebbe la possibilità di applicare alle strutture che operano da decenni sul territorio, già in possesso di tutti i requisiti previsti, l'istituto dell'accreditamento temporaneo con verifica dei risultati". "Non si possono abbandonare migliaia di pazienti a liste d'attesa lunghissime. Chiediamo l'intervento del presidente De Luca" conclude la Dello Iacovo.