Cronaca

Omicidio Rega, individuati dopo 22 anni i presunti responsabili

Venne ucciso il 30 luglio 1996. La sua unica colpa fu quella di viaggiare in un'auto uguale a quella del vero obiettivo del clan Belforte, quel Giovanbattista Tartaglione ucciso poi due mesi dopo

Ucciso dalla camorra solo perché viaggiava a bordo di una vettura uguale a quella del vero obiettivo dei killer, è giustizia per Vittorio Rega. Sono passati 22 anni da quel tragico 30 luglio 1996, quando gli assassini della camorra entrarono in azione.

Alla polizia, nonostante fosse agonizzante - era stato colpito alla schiena, al torace e alle gambe - riuscì a raccontare l'accaduto. Dopo lunghe indagini la Squadra Mobile della Questura di Caserta ha fatto luce sulla vicenda individuando i responsabili.

Si tratta secondo gli inquirenti di un 61enne ed un 47enne, entrambi ritenuti appartenenti al clan Belforte di Marcianse.

L'uomo che sarebbe dovuto morire quel giorno, Giovanbattista Tartaglione del clan rivale dei Piccolo, sarebbe poi stato trovato carbonizzato nelle campagne di Caivano in un'auto, due mesi dopo l'omicidio Rega.


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