Cronaca

Blitz nel clan dei Casalesi: sette arresti per estorsione

Il provvedimento d'urgenza adottato per interrompere la richiesta di estorsioni nel periodo pre-natalizio, in cui si moltiplicano le riscossioni delle rate del pizzo imposto a commercianti e imprenditori

I carabinieri hanno eseguito nelle scorse ore un decreto di fermo della Dda di Napoli, nei confronti di sette presunti affiliati alla fazione del clan dei Casalesi capeggiate da Francesco Schiavone e dal superlatitante Michele Zagaria. Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso.

I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti responsabili, dall estate scorsa, di estorsioni nei confronti di imprenditori ed operatori commerciali a Cancello ed Arnone ed in numerosi altri Comuni della provincia di Caserta. Fra di essi vi sono persone non ancora coinvolte in procedimenti giudiziari, che operavano per conto dei referenti di zona.

Il provvedimento d' urgenza della Dda di Napoli è stato adottato per interrompere la richiesta di estorsioni nel periodo pre-natalizio, in cui si moltiplicano le riscossioni delle rate del "pizzo" imposto a commercianti e ad imprenditori.

Tra i destinatari dei fermi c'è anche Antonio Santamaria, ritenuto il capozona di Cancello Arnone per conto del boss Michele Zagaria, l' ultimo dei capi del cartello dei casalesi ancora latitante. Forte del legame con il boss, Santamaria, tramite i complici, imponeva ai commercianti il pagamento di somme di denaro e di altri beni.

È il caso, per esempio, di un rivenditore di mangimi, costretto a cedere granturco per un valore di 8 mila euro. Proprio le estorsioni costituivano una formidabile fonte di guadagno per gli affiliati, che invece contrastavano con tutti i mezzi lo spaccio della droga. Ciò emerge in particolare da un' intercettazione ambientale che risale al 7 novembre scorso.


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