Cronaca

Inchiesta sull'inceneritore di Acerra: il Noe verifica l'impianto

La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta sull'impianto per verificare se le sue caratteristiche corrispondano al bando di gara, sulle emissioni, sulla qualità e la quantità dei rifiuti bruciati

L'inceneritore di Acerra è sotto inchiesta a opera della procura di Napoli. Sotto il mirino degli inquirenti ci sono le caratteristiche dell'impianto: si vuole accertare se queste corrispondano a quelle del bando di gara e indagare sulle emissioni, sulla qualità e la quantità dei rifiuti bruciati. Il procuratore, Giovandomenico Lepore, e i pm Federico Bisceglia e Maurizio De Marco hanno quindi delegato i carabinieri del Noe a eseguire verifiche sull'inceneritore.

La competenza territoriale su Acerra non è della Procura di Napoli, ma in questo caso si è fatto riferimento alla norma sulla Procura regionale contenuta nel "decreto Berlusconi" del 2008; l'inchiesta infatti è stata avviata dopo due denunce - una del Comitato civico per Acerra, l'altra dell'ex senatore di Rifondazione Tommaso Sodano - protocollate nel 2009, quando esisteva ancora la "superprocura", e finora mai esaminate.

Nelle scorse settimane Sodano era già stato ascoltato dai pm, ai quali aveva fornito chiarimenti sulla denuncia del giugno 2009; oggi consegnerà un dossier per integrare le presunte carenze già segnalate allora. La prossima settimana, intanto, il procuratore Lepore e i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari delle tre inchieste napoletane sui presunti illeciti nello smaltimento dei rifiuti e nei collaudi degli impianti per la produzione di cdr, saranno ascoltati dalla commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti.

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