Ambulanze, il responsabile 118: "Non cancelliamo Scampia, ma c'è rischio privatizzazione"
Intervista a Giuseppe Galano, direttore del servizio d'emergenza dell'Asl Napoli 1: "Manca il personale. Nessuno vuole lavorare in questo comparto perché non ci sono le giuste gratificazioni. Per ora non riduciamo i mezzi, ma il rischio è dietro l'angolo".
L'ambulanza di Scampia non si tocca. Almeno per il momento. Giuseppe Galano (nella foto), responsabile del 118 per l'Asl Napoli 1 smentisce le voci di soppressione della postazione nel quartiere di Napoli Nord: "Si tratta di voci infondate che mettono ulteriore agitazione a un'utenza già provata. Non abbiamo dato alcuna indicazione per la cancellazione dell'ambulanza di Scampia".
Il servizio ha subito un impoverimento negli ultimi anni anche a causa dell'assenza dei medici a bordo delle ambulanze: "Nessuna delle nostre postazioni è medicalizzata - spiega il direttore - significa che c'è solo l'infermiere. La conseguenza è che quando la squadra arriva sul posto non può fare diagnosi e, quindi, spesso è costretta a trasportare il paziente in ospedale, gravando sul sistema sanitario già in sofferenza. Questa non è una decisione dell'azienda, ma una necessità dettata dall'assenza di medici".
Migliorare gli stipendi di medici e infermieri di 118 e pronto soccorso non è compito, secondo Galano, di Asl e Regione: "Siamo legati a norme nazionali e se non cambiano quelle la situazione non migliorerà. Anzi". Il che equivale a dire che se il Governo non dovesse intervenire, il servizio di 118 potrebbe peggiorare o finire in mano ai privati: "Purtroppo non lo possiamo escludere. Non ho nulla contro il privato ma credo che la Sanità debba restare pubblica".