Vomero

La collina dice basta ai parcheggi interrati privati!

Si rinfocolano le polemiche dopo l’episodio di piazza Leonardo

         L’episodio di piazza Leonardo, dove, nel corso dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione del parcheggio interrato, è stato danneggiato un cavo, isolando sia le abitazioni private sia gli esercizi commerciali, rinfocola la polemica in atto da tempo nel quartiere collinare napoletano sulla realizzazione di queste strutture private.

“ Ancora una volta diciamo basta alla realizzazione di parcheggi privati interrati che rischiamo di ridurre la collina di Napoli ad un vero e proprio colabrodo, con ripercussioni immaginabili pure sull’assetto del sottosuolo – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fondatore su Facebook del gruppo “La collina dice basta con cantieri e scavi” al link: https://www.facebook.com/groups/109104739125745/  -. Anche alla luce del dato, riportato dalle recenti cronache, che molti dei box recentemente realizzati al Vomero, immessi sul mercato a prezzi di svariate decine di migliaia di euro, sono risultati invenduti. Dunque ci domandiamo che senso abbia continuare a realizzare altri box interrati privati a poche centinaia di metri da quelli invenduti, dal momento che la domanda allo stato risulterebbe inferiore all’offerta “.

            “ E’ opportuno – puntualizza Capodanno – richiamare al riguardo alcuni aspetti riportati nel testo del Decreto Commissariale Prot. n. 45 del 31/12/2007, coordinato con le modifiche apportate dal decreto commissariale progr. n. 21 del 22/04/2008, emanato dall’allora sindaco-commissario, avente per oggetto le linee guida per la progettazione, realizzazione e gestione dei parcheggi, con particolare riferimento alla parte dispositiva, laddove al punto 11 si afferma che: “La mancata vendita in regime di pertinenzialità dei posti auto, al netto di quelli messi a disposizione per la locazione, secondo quanto indicato nel precedente punto n° 6. al decorrere del termine di trentasei mesi dalla conclusione dei lavori, darà luogo alla acquisizione di posti auto invenduti e non locati al patrimonio disponibile del Comune di Napoli “ “.

             “ Con l’occasione rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, per la mancata realizzazione di parcheggi pubblici, che da diversi lustri a questa parte caratterizza gli Enti locali a Napoli, con conseguenti ripercussioni negative in alcune zone, come il Vomero, che hanno un’elevata densità abitativa e con un forte indotto commerciale  - continua Capodanno -. Così mentre siamo ancora in attesa del parcheggio pubblico sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si è cominciato a parlare agli inizi degli anni ’80, si continua a favorire la costruzione di box interrati privati, il cui acquisto, specialmente in tempo di crisi, è praticamente inaccessibile a buona parte del ceto medio che abita la collina “.

            “ Le conseguenze sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria sono evidenti – continua Capodanno -. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico sulle aree limitrofe, è l’individuazione di zone a confine da destinare a parcheggi pubblico. Tale asserto è stato totalmente ignorato in occasione della realizzazione prima dell’area pedonale in via Scarlatti e poi di un’altra area pedonale, con un tratto a traffico  limitato, in via Luca Giordano, con la conseguenza di congestionare ulteriormente le strade adiacenti, non essendo stati contestualmente realizzati i parcheggi di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare “.


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