La buona novella

Napoli Retrò, il gruppo Facebook con 150mila iscritti e milioni di immagini della magnificenza partenopea

"Il contributo degli iscritti è fondamentale: abbiamo esperti storici bravissimi, ma l’apporto principale è dato dalle persone normali che scavando nei ricordi abbandonati nei cassetti pubblicano post con immagini di luoghi della città o dintorni da cui poi scaturiscono vivacissimi dibattiti", spiega Gerry Sarnelli

Gerry Sarnelli

Il Gruppo Facebook Napoli Retrò, nato dal desiderio di condividere la passione per la storia del capoluogo partenopeo, riscoprendo luoghi antichi attraverso immagini che credevamo perdute, ha già raggiunto 150mila iscritti, con un altissimo livello di partecipazione e interazione. Tutti possono aprire i propri bauli e archivi con le foto della Napoli che fu, pubblicandole sul gruppo e dando vita a dibattiti appassionati e confronti spesso amari rispetto al presente che viviamo.

NapoliToday ha intervistato l'amministratore e creatore del gruppo Facebook Gerry Sarnelli, grande appassionato della città, come lo furono i suoi antenati partendo dal '600, a cominciare da Don Girolamo Sarnelli amico e collaboratore del vicerè di Napoli il Cardinale Zapata, per proseguire poi con il beato Gennaro Maria Sarnelli figlio del Barone di Ciorani Angelo Sarnelli che donò l'intera baronia di Ciorani a Sant Alfonso Maria dei Liguori nella quale fu istituita la casa madre dei padri Redentoristi e con l'arcivescovo di Napoli il Cardinale Vincenzo Maria Sarnelli.

-Gerry, come è nata l'idea del gruppo Napoli Retrò e si aspettava il successo che sta avendo sui social?
"Premetto che sono da sempre un appassionato della storia di Napoli, ma l'idea di realizzare un gruppo social di immagini storiche che avessero come soggetto i luoghi della città, mi venne nel marzo del 2013. Seguivo su Facebook la pagina del gruppo Caserta Retrò e mi dissi che sarebbe stato bello creare qualcosa di simile su Napoli. Aprii quindi per gioco la pagina, ma fin da subito notai un certo interesse e partecipazione da parte dei primi iscritti. Tutto è partito così: tanto entusiasmo e passione per i temi condivisi. Dopo la spinta iniziale il gruppo ha iniziato a muoversi da solo e grazie all’interesse dei media, che ci hanno dedicato articoli – sia su carta che su siti web e servizi in tv, il gruppo è “scoppiato” arrivando oggi ad avere oltre 150.000 iscritti e divenendo così il gruppo storico più imponente sulla città di Napoli. La sua forza è un archivio fatto da milioni di immagini. Eppure,ancor oggi mantengo la stessa immagine di copertina del primo giorno".

-Il contributo degli iscritti è fondamentale immagino nell'invio delle immagini. Che grado di partecipazione state riscontrando e quali sono le regole da seguire?
"Il contributo degli iscritti è fondamentale: abbiamo esperti storici bravissimi, ma l’apporto principale è dato dalle persone normali che scavando nei ricordi abbandonati nei cassetti pubblicano post con immagini di luoghi della città o dintorni da cui poi scaturiscono vivacissimi dibattiti. Abbiamo oltre 300.000 interazioni giornaliere, con centinaia di post al giorno. NR ha una sola regola che è anche l’oggetto del gruppo: pubblicare“immagini del passato di luoghi di Napoli e dintorni”. A differenza degli altri gruppi generalisti su Napoli, il suo oggetto è specifico; non troverà mai post che non siano corredati da immagini del passato. Una caratteristica chiara, riconoscibile a prima vista, che è stata anche la sua forza".

-L'effetto nostalgico per una Napoli che non c'è più balza subito agli occhi. C'è una Napoli alla quale è più legato?
"Personalmente amo molto il periodo settecentesco e ottocentesco della Napoli Capitale. Probabilmente chi segue la pagina se ne sarà accorto: molti miei post, infatti,sono incentrati e dedicati a questo periodo storico".

-Avete già raggiunto 150mila iscritti, c'è un obiettivo che vi ponete e resterà un gruppo o avete altro in programma?
"Ormai si può dire che il gruppo cammini da solo:sono gli iscritti che con la loro costante partecipazione lo tengono vivo e rinnovano ogni giorno l’ interesse grazie a ricordi pubblici e privati. Io e i miei collaboratori – senza i quali non sarebbe possibile gestire una tale mole di contenuti - ci limitiamo, per quanto sia possibile, a moderarlo. E a loro va il mio grazie. Approfitto per ricordare che da qualche mese siamo approdati su Instagram: l’account per seguirci è “@napoli_retro_official”.

Piazza Municipio inizi anni '60 (Foto tratta da Napoli Retrò)


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