L'Oro di Napoli

Le 5 scale panoramiche più belle di Napoli

Dalla collina al mare, e viceversa, NapoliToday vi accompagna in un tour alla scoperta delle scale che offrono alcuni dei panorami più suggestivi della città

Pedamentina

Napoli è percorsa da oltre 200 scale che collegano zone della città rese distanti dallo sviluppo urbano. Tragitti che dalla collina raggiungono il mare, e viceversa, che rivelano percorsi segreti, scorci inediti e paesaggi mozzafiato. NapoliToday vi accompagna in tour alla scoperta delle scale panoramiche di più belle di Napoli.

Scalinata della Pedamentina

La scalinata della Pedamentina collega la splendida Certosa di San Martino (al Vomero) al centro storico della città attraverso un percorso pittoresco lungo ben 414 scalini. Una discesa rilassante contorniata da terrazzamenti coltivati e giardini fioriti, e suggestive vedute sulla Baia di Napoli. La realizzazione di questa strada iniziò nel XIV secolo, ad opera degli architetti Tino di Campiono e Francesco de Vito. Solo in seguito, però, la scalinata assunse il suo aspetto attuale. La gradinata fu, anticamente, anche usata come mezzo di offesa: più volte venne dotata di sistemi di difesa contro chi intendeva assediare Castel Sant'Elmo. Oggi rappresenta un'importante testimonianza storica ed urbanistica.

Rampe del Petraio

Le rampe del Petraio sono tra scale tra le più antiche e storiche della città. La tortuosa discesa lunga 503 scalini, e al centro attraversata da uno scorrimano, inizia da via Annibale Caccavello (vicino alla certosa di San Martino), attraversa il Corso Vittorio Emanule e poi giù verso Chiaia. Addentrarsi lungo le scale del Petraio significa imbattersi in un tragitto fatto di favolosi paesaggi collinari, viste mozzafiato sul golfo di Napoli, giardini e palazzi in stile Liberty napoletano realizzati all’inizio del XX secolo. Le scale furono costruite tra il XVI e il XVII secolo, e prendono il nome dal solco sul quale vennero edificate, creato grazie alle pietre e ai ciottoli trascinati dalle piogge. Con il tempo poi sono state ampliate e migliorate. All’inizio erano popolate da pastori e lavandaie, tra la fine dell’800 e i gli inizi del ‘900 divennero poi un luogo abitato da famiglie benestanti.

Discesa di Marechiaro

Luogo romantico per eccellenza, Marechiaro è un borgo marinaro nel cuore del quartiere Posillipo. È divenuto famoso per le sue frequentazioni hollywoodiane e per i suoi ristoranti tipici che affacciano sullo splendido panorama del golfo e per il caratteristico “Scoglione”. Per raggiungere il borgo si deve percorrere la suggestiva “discesa di Marechiaro” che porta a una piccola spiaggetta dove si trova la famosa “Fenestrella” che ispirò Salvatore Di Giacomo. La leggenda narra che il poeta e scrittore napoletano, vedendo una piccola finestra sul cui davanzale c'era un garofano, ebbe l'ispirazione per scrivere una delle più celebri canzoni napoletane: “Marechiare”. Tutt'oggi la finestra esiste, e c'è sempre un garofano fresco sul davanzale, oltre ad una lapide celebrativa in marmo bianco con sopra inciso lo spartito della canzone e il nome del suo autore. Da questo borgo si può ammirare la vista panoramica dell’intera città, del Vesuvio, della penisola sorrentina e dell'isola di Capri che compare esattamente di fronte alla tipica spiaggetta del borgo. Dalle scale che giungono alle “Finestrella”, invece, si può godere di una veduta più ampia dello scoglione di Marechiaro, uno dei luoghi più amati dai napoletani per fare il bagno.

Calata San Francesco

La calata San Francesco è una via gradinata, lunga circa 1100 metri, nata nel 1600, che inizia da via Belvedere al Vomero e termina alla Riviera di Chaia. La strada che corre dalla collina al mare cambia diverse volte paesaggio, architettura ed anche nome. Diventa Salita Tasso all’altezza dell’omonima via, per poi diventare Via Arco Mirelli all’incrocio con il Corso Vittorio Emanuele, che continua fino alla Riviera di Chiaia. Ma si tratta, comunque, di un’unica “viuzza” che attraversa perpendicolarmente la città. Lungo il tragitto è possibile ammirare scorci di panorama mozzafiato, architetture liberty, androni di palazzi monumentali, giardini sospesi, chiese magnifiche ed edicole votive. Nella parte finale ci sono le scale Massimo Troisi, note per le famose scene con Troisi e Lello Arena nel film “Scusate il Ritardo”.

Salita Villlanova

E’ tra le scale meno conosciute ma più scenografiche di Napoli. Salita Villanova è un antico passaggio costruito nel tufo, che unisce l'attuale via Manzoni (nei pressi del civico 143) a via Posillipo, lungo ben 562 gradini. Fu realizzata dai contadini della zona per scendere dalla collina giù fino al mare di Posillipo, dove vendevano i loro prodotti o li scambiavano con quelli dei pescatori. Oggi è un percorso panoramico che offre uno spettacolo unico, tra scorci inediti, viste mozzafiato e spaccati di piccoli borghi, dove il tempo sembra essersi fermato. Insomma, una passeggiata da fare almeno una volta nella vita.


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