L'Oro di Napoli

Dove mangiare la “trippa” a Napoli: le 5 migliori tripperie della città

Dall'Antica Tripperia O’Russ a Le Zendraglie, da Tripparia a La Fonte della Trippa, ecco un elenco di trattorie dove mangiare la trippa più buona di Napoli

Osteria Tripparia

La trippa è una frattaglia ricavata dalle diverse parti dello stomaco del bovino e utilizzata come ingrediente principale in numerose ricette culinarie. E’ un alimento antichissimo: i greci la cucinavano sulla brace, mentre i romani la utilizzavano per preparare le salsicce. Oggi è un cibo diffuso e cucinato in molte regioni italiane, tra cui la Campania. Anticamente a Napoli era considerato il pasto gustoso della povera gente. Fin dal 1600, infatti, le interiora e frattaglie degli animali, non essendo considerate adatte ai palati raffinati della Famiglia Reale di Napoli, venivano donate alle povera gente in segno di magnanimità di sua maestà. Fuori le cucine del Palazzo Reale i cuochi distribuivano ai poveri i resti animali che a palazzo non venivano consumati, ma che per il basso ceto costituivano un pasto sostanzioso e prelibato. I cuochi francesizzati gridavano “Et voilà, les entrailles, magnatevelle!” rivolgendosi a coloro che correvano per contendersi gli avanzi davanti alle porte delle nobili cucine. Ad accaparrarsi queste frattaglie erano le donne dei quartieri, ed è proprio da loro che deriva l’appellativo di “zandraglie”: le donne del popolino che si contendevano gli scarti gettati via dalle cucine del Palazzo Reale, sbraitando e litigando tra loro. Ancora oggi si utilizza l’espressione “Sì na zandraglia” per fare riferimento a donne che si agitano e urlano in modi poco appropriati al gentil sesso. Oltre al termine “zandraglia” c’è un altro termine ancora diffuso oggi: ‘o carnacuttaro, che non va confuso con il venditore ambulante di ‘o pere e ‘ o musso (piede di maiale e muso di vitello), perché al contrario di quest’ultimo, ’o carnacuttaro preparava i piatti nella sua cucina e li serviva bollenti, appena estratti dal loro brodo denso e grasso. Gli ambulanti che, invece, vendevano le trippe lavate, lessate, sbiancate, tagliate in piccoli pezzi e disposte su fogli di carta oleata cosparse di sale e limone, si chiamavano "i ventraiuoli" (in qualche vicolo di Napoli capita ancora oggi di trovarli). La Piazza del Pendino, poco distante da Piazza Mercato, era il luogo dove ci concentravano la gran parte delle botteghe dei carnacottari. Oggi la gran parte di queste botteghe sono scomparse, ma è rimasta ancora qualche osteria in città e in provincia che prepara la trippa come vuole la tradizione. Ecco una selezione delle migliori tripperie di Napoli secondo NapoliToday.

Antica Tripperia O’Russ

Rinomata e vecchissima tripperia napoletana dal 1945, l’Antica Tripperia O’ Russ passa di generazione in generazione senza mai mutare la qualità e bonta' dei suoi piatti. Nonostante nel corso degli anni si siano aperti altri punti vendita in città, il locale originale, in via S. Eframo Vecchio, vanta ancora un grande successo. Il servizio è essenziale ma velocissimo. I piatti a base di trippa vengono cucinati con vecchie ricette tramandate da padre in figlio, e vengono serviti in porzioni medie o gradi. Si consiglia di prendere una porzione media così da assaggiare almeno 3/4 tipi di trippa. Dalla zuppa di carnacotta alla trippa con sugo, dalla trippa con patate alla trippa all'insalata, dalla trippa con fagioli a quella con limone e sale…. c’è davvero l’imbarazzo della scelta!

Dove: Via S. Eframo Vecchio, 68

Le Zendraglie (Tripperia Fiorenzano)

Situato nel cuore della Pignasecca, Le Zendraglie è il regno napoletano della trippa. Il locale, molto caratteristico, è semplice e spartano, e le pietanze sono preparate secondo le ricette tradizionali. La trippa è esposta in bella vista nella vetrina accanto all’ingresso. In inverno la loro specialità è la zuppa di carnacotta, un antico piatto povero napoletano che servorno sempre fumante con le freselle.. e' una vera delizia! Da non perdere anche la trippa cacio e uova, il soffritto e naturalmente ‘o per’ e ‘o muss’ sale e limone.

Dove: Via Pignasecca, 14

Osteria Tripparia

E’ un’osteria di recente apertura situata al Vomero. Come indica anche il nome, Tripparia è un vero e proprio tempio della trippa, il luogo in cui l’amore per la materia prima si trasforma in squisiti piatti della migliore tradizione napoletana e non solo. Il menù propone numerose ricette del Bel Paese, da nord a sud, e accompagna i suoi degustatori alla scoperta di antichi sapori della tradizione culinaria italiana. Tra le specialità da non perdere la trippa romana, la zuppa di carnacotta, la busecca, la trippa con patate e il panino al lampredotto.

Dove: Via Fracanzano, 9b

La Fonte della Trippa

Noto anche come “O’ Braciuolo è Nata Cosa”, La Fonte della Trippa è un’antica trattoria alle porte tra Cercola e Napoli. La trattoria è rinomata per i suoi piatti a base di trippa, ma anche per altri piatti tipici della tradizione vesuviana. La trattoria è molto piccola ma accogliente, grazie alla grande cordialità della storica famiglia dei proprietari che accoglie gli ospiti come se fossero vecchi amici. Tutte le pietanze vengono cucinate secondo le antiche ricette tramandate da generazione in generazione. Tra i piatti da non perdere la zuppa di carnacotta, il soffritto e ‘o per’ e ‘o muss’ sale e limone. Altri piatti tradizionali che l’osteria propone sono l’antichissimo ‘o bror’ e purp’ (brodo di polpo) e l’impepata di cozze.

Dove: Via de Meis, 635 (Cercola)

 

Da Gigino

Si dice che Da Gigino si mangi la trippa più buona di Napoli. Non possiamo specificare l’indirizzo perchè Gigino (Luigi Conte all’anagrafe) è un venditore di trippa che si sposta lungo il lungomare di Napoli con il suo carretto ambulante. Durante le serate estive, mentre si passeggia vicino al mare, non si può non far tappa da lui per assaggiare una delle sue specialità. Trippa con pomodorini, rucola e limone o ‘o per e 'o musso sale e limone? A voi la scelta!

Dove: Rotonda di Via Nazario Sauro


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