L'Oro di Napoli

Degustazione vini a Napoli: le 5 migliori Cantine

Dalle "Cantine Mazzella" alla "Cantina del Vesuvio", dalle "Cantine Olivella" alle "Cantine Grotta del Sole", ecco un elenco di indirizzi dove poter degustare ottimi vini locali

Un tempo in cantina si produceva il vino per venderlo, al massimo si stappava qualche bottiglia. Oggi la cantina è divenuta una vera e propria meta turistica dove si effettuano tour enogastronimici e visite per conoscere i segreti e le tecniche propri dell'antica arte di fare il vino. Negli ultimi anni l'enotursimo ha avuto un vero e proprio boom. Ad oggi in Italia il mercato vale circa 3 miliardi di euro per 15 milioni di presenze all’anno. Il turismo del vino è stato capace di integrare domanda e offerta intorno alla biodiversità di un territorio valorizzandone ciò che produce. Secondo un’analisi della Coldiretti e della Camera di Commercio di Milano che evidenzia una crescente attenzione alla qualità nell’acquisto di vino, c’è stata una crescita del 13% in 5 anni delle enoteche in Italia con la presenza di 7.300 “oasi del vino” lungo tutta la Penisola. La Campania conferma il trend con un +12,7% attestandosi al secondo posto dopo la Lombardia. Ma se sul dato regionale la nostra Regione è seconda, tra i capoluoghi - sottolinea la Coldiretti - è Napoli a conquistare il podio degli amatori del vino con 546 enoteche, seguita da Roma con 482 e Milano con 264. Nel napoletano vengono coltivate uve sia bianche che rosse, la cui lavorazione dà vita a vini di qualità rinomati nel mondo. Le aziende vitivinicole, come dicevamo, si sono trasformate negli ultimi anni in vere e proprie mete turistiche interessanti da visitare anche per il loro retaggio storico. Ma quali sono le migliori di Napoli e Provincia? NapoliToday vi propone una selezione di Cantine scelte per la qualità e particolarità dei vini prodotti, e per la coerenza vulcanica del territorio e del vino che ne risulta.

Cantine Mazzella

Situate nei territori più impervi dell’isola d’Ischia, le Cantine Mazzella sono famose nel mondo per il “vino del lume”. Prodotto con uve di tipo Biancolella, questo vino deve il suo singolare nome al luogo in cui viene coltivata la vigna. I vigneti si trovano, infatti, nella zona Sud dell’Isola a circa 150 metri sul livello del mare in località Punta del Lume (volgarmente chiamata “o’ lummo”) e sono raggiungibili solo a piedi tramiti antichi sentieri. Queste condizioni rendono ancora più difficile la cura delle viti e contribuiscono a rendere unici i prodotti di questa Cantina. La raccolta, la pigiatura e la torchiatura dell’uva vengono praticate a mano, il mosto viene poi posto a maturare in antiche cantine scavate nella morbida roccia tufacea dove rimarrà fino al momento dell’imbottigliamento. Il prodotto finale viene trasportato via mare con appositi contenitori posti su barchette di legno che dalla baia di San Pancrazio si spostano fino all’antico Borgo di Ischia Ponte, dove viene trasferito a Campagnano, un piccolo paesino nel comune d'Ischia ai piedi del Monte Vezzi. Ed è qui, a Campagnano, che è nata e cresciuta la Cantina Antonio Mazzella, un'area rinomata nel mondo per la produzione dei vini Biancolella e Forastera. Nel corso della scorsa edizione del Vinitaly la Cantina ha ricevuto due importanti riconoscimenti: “Cantina dell’anno – Gran Vinitaly 2019” e “Miglior vino bianco” con l’etichetta Ischia Doc Biancolella ‘Vigna del Lume 2018’. Queste le etichette dell’azienda: Ischia Bianco e Ischia Rosso, Ischia Forastera e Ischia Biancolella, Epomeo Bianco ed Epomeo Rosso, Vigna del Lume (Ischia Biancolella), Vigna di Levante (Ischia Rosso), Per'è Palummo (Piedirosso).

Informazioni

Giorni e orari di apertura: 09:00/13:00 - 17:00/21:00

Giorni e orari di visita: sempre aperti e solo su prenotazione

Degustazione: libera, guidata, gruppi su prenotazione

Indirizzo: Via Serbatoio, 2 - Ischia (fraz. Campagnano)

Cantina del Vesuvio

Situata nel Parco Nazionale del Vesuvio, nel comune di Trecase, a pochi chilometri dagli scavi di Pompei, la Cantina del Vesuvio è una tappa ideale per una pausa tra la visita agli scavi di Pompei e la salita al cratere del Vesuvio. Famosa per il suo Lacryma Christi, vino tipico del territorio vesuviano, si estende su una superficie complessiva di 16 ettari. L’azienda vinicola nasce nel 1948 dall’impegno e dalla dedizione di Giovanni Russo. Nel 2000 il figlio Maurizio dà una svolta all’attività, innalzando il livello qualitativo dei vini prodotti e aprendo alle visite guidate dei turisti. La famiglia Russo è stata tra le prime del Sud Italia ad ospitare turisti offrendo degustazioni e visite guidate in un luogo magico tra il mare e il fuoco. Esperienza unica fatta di natura ed emozioni, gusto e tradizioni del Vesuvio che comincia con una passeggiata tra i vigneti, ammirando il panorama che abbraccia il Golfo di Napoli, Sorrento e l’isola di Capri, e prosegue con la visita delle cantine. Dal 1996 la famiglia Russo utilizza solo metodi di produzione biologici che prevedono la concimazione del terreno sabbioso-vulcanico solo con concimi organici e trattando l'uva con rame e zolfo. I 16 ettari di vigneto dell'azienda sono coltivati con uve delle varietà autoctone di Piedirosso e Caprettone. Ogni anno la cantina produce un numero limitato di bottiglie utilizzando metodi di coltivazione tradizionali e biologici. Poche bottiglie, quindi, ma tutte di qualità, vendute direttamente in cantina o sul sito. Ai vini si accompagna, poi, una piccola produzione di olio extra vergine di oliva del Vesuvio, distillato di albicocche del Vesuvio e Grappa di Vinacce.

Informazioni:

Vendita: dal lunedì al venerdì 8-17.30; sabato: 8-15; domenica: 9-15

Degustazione: tutti i giorni: dalle 11 alle 16 (ultima prenotazione). Chiusi la domenica nei mesi di gennaio e febbraio

Indirizzo: Via Panoramica, 65 - Trecase (Na)

Cantine Olivella

Situate nel territorio di Somma Vesuviana, alle falde del Monte Somma, presso la sorgente detta “dell’Olivella”, da cui l’Azienda prende il nome, le Cantine Olivella sono famose per i vini Catalanesca e Caprettone, tipici del luogo ma poco diffusi. Olivella è un progetto giovane nato nel 2004 dall’idea di  Andrea Cozzolino, Domenico Ceriello e Ciro Giordano (tre soci con una lunga tradizione familiare di produzione di vino), ma con radici lontane. La sua storia risale, infatti, al 1974, quando fu scoperto un frammento d’orcio vinario, prova della ricchezza di una zona dalla quale fin da epoca remota provenivano alcuni dei vini più pregiati dell’antica Roma in commercio con Pompei. All’imboccatura, l’orcio reca impressa la scritta abbreviata di “Sextus Catius Festus”, accoppiata ad un bollo raffigurante una foglia stilizzata, simile ad un cuore. Il sigillo è diventato il logo stesso delle “Cantine Olivella”, trasformandosi in un calice. Oggi l’Azienda possiede, tra terreni in fitto e di proprietà, circa 10 ettari di superficie vitata, e produce i vini vulcanici del Vesuvio, il Lacryma Christi e varietali da Catalanesca da loro recuperata, Caprettone e Piedirosso. I vitigni che vengono coltivati sono la Catalanesca, vitigno a bacca bianca, importato a Napoli nel 1450 da Alfonso I D’Aragona dalla Catalogna, il Caprettone ed il Piedirosso. Le bottiglie prodotte sono circa 50.000, distinte nelle seguenti sei tipologie differenti: “KATA’" Catalanesca I.G.T. del Monte Somma Bianco; “LACRIMABIANCO ” Lacryma Christi del Vesuvio DOC Bianco; "EMBLEMA” Caprettone Vesuvio D.O.C.Bianco; “LACRIMANERO” Lacryma Christi del Vesuvio D.O.C. Rosso; “VIPT” Piedirosso Vesuvio D.O.C. Rosso; “VO” Catalanesca I.G.T. del Monte Somma Passito.

Indirizzo: Via Zazzera, 28 - Sant’Anastasia (Na)

Cantine Grotta del Sole

Situate nell’area vulcanica flegrea, una delle più belle zone della provincia di Napoli, l'azienda Grotta del Sole è stata inserita nella Guida Vini di Quattrocalici come una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia di Napoli. Nasce da un progetto, non ancora concluso, partito nei primi anni ’90, che prevede il recupero di alcune aree vitivinicole campane - la cui millenaria storia è stata celebrata da numerosi scrittori e poeti - che negli anni sono state in parte o del tutto dimenticate. Tra queste aree c’è il tessuto viticolo dei Campi Flegrei, dove si producono la falanghina ed il piedirosso, quello della Penisola Sorrentina, dove si producono il Gragnano e il Lettere, e quello dell'Agro Aversano, dove si produce l'Asprinio. Con il tempo il progetto ha interessato anche l'Irpinia, dove si producono il Greco, il Fiano e l'Aglianico, e Il Vesuvio, dove si produce il Lacryma Christi. La filosofia di produzione dell’azienda si basa sul rispetto delle diversità dei territori le cui peculiarità si riscontrano fedelmente nei vini prodotti. Il progetto Grotta del Sole, quando sarà ultimato, insisterà su un'area totale di 35.000 mq dei quali circa 4.000 saranno coperti e utilizzati per la produzione e logistica e 23.000 mq a vigneto. Tra i vini prodotti più noti c’è il "Quarto di Sole” (sono circa 6000 le bottiglie prodotte), un Aglianico che si contraddistingue per il suo profilo organolettico originale caratterizzato dal giusto tenore zuccherino e alcolico, e da una buona acidità fissa.

Indirizzo: Via Spinelli, 2 - Quarto (Na)

Cantina Fuocomuorto

Situata ad Ercolano, nel cuore pulsante del Parco Nazionale del Vesuvio, vicino alle famose ville del “Miglio d’Oro”, agli scavi di Ercolano, Pompei e Oplonti, la Cantina Fuocomuorto si estende su 7 moggi di terreno a 350 metri di altezza sospesi tra il mare e il Vesuvio. L’incisione “1780” testimonia oltre due secoli di tradizione in uno dei territori più straordinari e ricchi di biodiversità al mondo che la famiglia Oliviero custodisce da generazioni e che nel 2011 ha deciso di aprire al pubblico. La Cantina, la più antica dell’area vesuviana, sorge in un ambiente scavato a mano sotto un lastrone di roccia vulcanica di qualche eruzione pliniana, dove un tempo si vinificava e conservava il vino proveniente dalle uve coltivate. Nell’area aperta al pubblico sono conservati i reperti dell’attività di vinificazione come il pigiatore (luogo dove si pigiavano le uve con i piedi) utilizzato per l’ultima volta nel 1906. In seguito ad una eruzione vulcanica la Cantina fu invasa e completamente sotterrata dalla furia di una lava di cenere mista ad acqua e sabbia vulcanica. Questo pigiatoio è rimasto intatto per 100 anni sotto 3 metri si sabbia e cenere. I lavori di scavo per il rinforzo della volta rocciosa della cantina lo hanno poi riportato alla luce nel dicembre 2006. Ben conservate sono anche le due cisterne per la raccolta delle acque piovane in uso fino a pochi anni fa. Oggi l’azienda produce cinque vini, tutti "Vesuvio Doc", espressione della tipicità del territorio: il Lacryma Christi bianco, il Lacryma Christi rosso, il Caprettone Pompeiano, il Primitivo (Lava di fuoco) Igp Campania Rosso e l'Aglianico Vesuvio dop. La Cantina dispone, inoltre, di uno agriturismo con uno splendido wine garden dal quale si può ammirare una vista mozzafiato sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli. In occasione della raccolta della nuova annata del pomodorino del piennolo, propone anche un ciclo di degustazioni.

Indirizzo: Contrada Croce Dei Monti, 24 - Ercolano (Na)


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