Alimentazione

arriva il distributore automatico di insetti commestibili

Salati o dolci, ricoperti di cioccolato. L'idea di un giovane imprenditore giapponese. E intanto sono già 3 le tipologie di insetti commestibili per l'Unione Europea

Il mercato globale degli insetti commestibili è pronto a esplodere: a dirlo è la banca d’affari Barclays, sulla base di dati che indicano che la crescita, nei prossimi 5/8 anni, sarà vertiginosa.

In Oriente, dove gli insetti sono da sempre venduti nei mercati alimentari, sono già iniziati esperimenti di vendita attraverso i distributori automatici: tra il 2018 e il 2019 Toshiyuki Tomoda, commerciante di Kumamoto, aveva installato un apparecchio all'esterno del proprio negozio di alimentari vendendo centinaia di confezioni in poche settimane.

Stando a quanto riportato dai media di settore, adesso ci riprova su vasta scala il giovane imprenditore Osawa Asami che nella città di Takamori, nella prefettura di Nagano, nel Giappone centrale, ha realizzato un distributore automatico che offre un’intera gamma di snack a base di insetti.

Insect snack

Asami ha previisto un ampio menu, composto da 18 tipi di insetti, tutti fritti, comprese cavallette e grilli. Ovviamente ci sono snack salati, a base di insetti insaporiti appunto con il sale, e dolci, con copertura al cioccolato.

I prezzi vanno da 1.000 a 2.600 yen, ovvero tra i 6 e i 19 euro.

Un cibo per ricchi

La popolazione mondiale cresce e non solo le scorte alimentari, ma anche le risorse per produrle si riducono - spiegano gli analisti - basti pensare che per produrre un chilo di carne di vitello occorrono 43.000 litri di acqua, per un chilo di carne di maiale circa 3.500; per un chilo di carne di pollo 2.300. In più, l’anidride carbonica emessa per produrre un chilo di carne di vitello è pari a 150 kg. Gli insetti risultano dunque una preziosa fonte di nutrienti. E del resto milioni e milioni di persone nel mondo già si nutrono di insetti (oltre 1.500 le specie edibili censite). Attenzione, però, a non commettere l'errore di pensare che si tratti di un cibo "povero": in diversi paesi dell'Africa e del Sud America, infatti, sono un cibo 2da ricchi" e solo per ricchi.

Quando gli europei mangiavamo abitualmente insetti

Gli storici insegnano che anche noi europei, un po' di anni fa, mangiavamo abitualmente insetti: un'abitudine importata dall'antico Egitto. I motivi per cui abbiamo smesso stanno nelle cosiddette "economie di scale". Da animali come pecore, capre e mucche, infatti, non si ricava solo cibo am anche materie prime - pelli, latte e lana - da commercializzare.

Proprietà nutritive degli insetti

L’Unione Europea, di recente, ha autorizzato l’allevamento e la commercializzazione a scopi alimentari di ben 3 tipi di insetti: larve della farina, locusta migratoria (cavalletta) e in ultimo i grilli domestici (Acheta domesticus). E sono numerose le richieste di autorizzazione alla vendita di alimenti a base - appunto - di insetti.  

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, gli insetti costituiscono alimenti degni di ogni considerazione. Se il contentuto proteico della carne di vitello è di circa il 22%, come anche per alcuni alcuni pesci, per locuste e cavallette arriva fino al 32%; per i grilli al 25%; per i bachi intorno al 15%.


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