Attualità

Trasporto pubblico, a Napoli non c'è posto per gli Ncc

Le licenze per Noleggio con conducente sono solo 153 a fronte di quasi 2.400 tassisti

Una protesta degli Ncc a Napoli (foto di repertorio)

Napoli è tra le città d'Italia con il numero più basso di licenze per Noleggio con conducente, il cosiddetto trasporto Ncc. Si tratta di un tipo di trasporto pubblico alternativo al taxi. Chi si rivolge alle agenzie di Ncc lo fa per avere un servizio senza limiti di tempo e non necessariamente da svolgere all'interno del territorio comunale. 

A fronte dei 2.370 tassisti, il capoluogo partenopeo conta solo 153 Ncc. Un dato che accomuna Napoli anche ad altre città italiane. Come Milano, dove sono registrati 6.300 taxi ma solo 255 licenze Ncc, o Roma dove il rapporto è 7.800/1.035. Per le associazioni di categoria, si tratta di una posizione pregiudiziale della politica, che non ha mai allargato i cordoni per il rilascio delle licenze. L'ultima battaglia è stata fatta quest'estate quando nel Decreto concorrenza qualcuno ha provato a liberalizzare il settore del trasporto, scatenando le proteste dei tassisti in tutta Italia, Napoli compresa.

Il risultato è che anche questa volta i conducenti di taxi l'hanno spuntata e il provvedimento è stato stralciato dal decreto. Chi auspica un'apertura del mercato assicura che il mantenimento dello status quo non fa bene alle tasche degli utenti. Un limite è rappresentato dal costo elevatissimo per acquisire una licenza da Ncc all'ombra del Vesuvio: tra i 180mila e i 200mila euro. 


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