Cronaca

Otto secoli di carcere alla camorra del Rione Traiano

Condannato anche Arturo Equabile, ricercato dopo l'assassinio di Davide Bifolco. In totale 77 condanne e due assoluzioni

Un totale di quasi otto secoli di carcere. È questa la pena inflitta dal Gip del tribunale di Napoli, Arturo Sabella ai danni di 79 imputati considerati esponenti di varie famiglie camorristiche del Rione Traiano. Condanne per tutti e due assoluzioni con la pena massima inflitta di 20 anni di carcere. L'accusa principale era quella di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Coinvolte nel processo tutte le famiglie protagoniste dello spaccio nel rione partenopeo. Si tratta dei Puccinelli-Petrone, Ivone, Equabile, Lazzaro, Pisa e Tranchese.

Il nome più noto tra i condannati è quello di Arturo Equabile, ricercato dai carabinieri dopo l'assassinio di Davide Bifolco, sparato dai carabinieri nel settembre 2014 dopo un inseguimento. A lui sono stati inflitti otto anni di carcere. Dopo quella vicenda si accesero i riflettori sul Rione Traiano considerato il quartiere “erede” di Scampia per la vendita al dettaglio degli stupefacenti. Fino al blitz dello scorso anno che tagliò le gambe alle organizzazioni locali che adesso si trovano a dover far fronte anche alle condanne in primo grado.


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