Cronaca

Sindaci e cittadini marciano contro l'autonomia: "Vogliono distruggere il Sud"

A Napoli la manifestazione contro il provvedimento del Governo. Presenti anche Giuseppe Conte e Luigi de Magistris

È partito da piazza Garibaldi, il corteo nazionale di protesta contro l'autonomia differenziata. Centinaia di persone tra sindaci, leader politici, cittadini, studenti e attivisti che hanno marciato fino a piazza Plebiscito per ribadire il no a un provvedimento che, secondo loro, spaccherebbe ulteriormente l'Italia a metà, acuendo le differenze tra Nord e Sud. Lo striscione principale, infatti, recitava 'Nun ce scassate 'o Paese'.

Nel capoluogo campano sono giunte delegazioni da tutte le regioni del Sud. Giuseppe Conte, Roberto Fico, Luigi de Magistris, Bonelli e Nicola Fratoianni sono solo alcuni dei nomi di esponenti politici che hanno preso parte alla manifestazione. Assente Vincenzo De Luca, che alcune settimane fa aveva portato la protesta a Roma, fino a sfiorare lo scontro con le forze dell'ordine.

La Regione Campania è stata rappresentata dal vice Fulvio Bonavitacola. Non ha preso parte alla protesta in nessun modo, invece, il Comune di Napoli. In strada anche diversi artisti, tra cui Marisa Laurito: "L'autonomia differenziata sicuramente sarebbe un disastro per il Sud perché l'Italia è unita fino ad ora e non la vogliamo spaccare. Siamo stanchi di essere trattati come la ruote di scorta dell'Italia abbiamo subito negli anni tante cose". 

Conte era a Napoli anche per presentare il disegno di legge sul Reddito di cittadinanza regionale, ma sull'autonomia afferma: "La riforma è distruttiva dell'unita del Paese, della coesione sociale e soprattutto aumenterà le differenziazioni e le disuguaglianze territoriali, di genere e anche intergenerazionali. Nessuna regione neppure le regioni del Nord che stanno correndo potrà ritenersi avvantaggiata se il resto dell'Italia sta sempre più indietro". 

Duro l'attacco di de Magistris alla riforma: "Non è una legge per garantire l'autodeterminazione dei popoli e l'autonomia dei territori, non è una legge per eliminare disuguaglianze sociali ed economiche, ma per favorire il potere al centralismo politico-burocratico regionale e rafforzare i privilegi delle regioni più ricche. Giù le mani dal Sud". Marco Sarracino, deputato napoletano del Pd, lancia un appello al Governo: "Quella di oggi è una bellissima piazza, in difesa dell’unità del Paese e contro l'autonomia differenziata. Un disegno antistorico, insostenibile e che classificherà i cittadini e i loro diritti in base al luogo di nascita. La presidente Meloni ascolti questi sindaci, questi cittadini, queste associazioni e abbia come priorità l’unità dell’Italia anziché quella della sua coalizione che sta insieme solo grazie ad un baratto tra premierato e autonomia".  


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